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1.
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versione di Microsoft Word od Office . I File in pdf con testo e foto si accettano soltanto come
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testo dell'articolo, o appena dopo avvenuta l'accettazione alla
pubblicazione e al massimo dopo il parere positivo del referee, dovrà essere inviato l’abstract (in inglese) circa
15 righe, comprensivo del titolo , in
Inglese; se il testo è in una lingua diversa dall'italiano si possono
allegare anche un abstract in italiano e uno in inglese; l'articolo
dovrà riportare l'indicazione del numero di telefono, dell'email (quest'ultima
verrà pubblicata tassativamente in fondo al saggio) e dell'indirizzo
dell'autore.
Se l'autore ritiene utile pubblicare
l'abstract in
due lingue differenti, la casa editrice lo rende possibile sempre nella
valutazione dello spazio a disposizione.
2.
Citazione di brani di documenti e di opere a stampa a) qualora
si citino - nel testo o in nota - documenti antichi, occorrerà
apportare, pur nel rispetto del testo, alcune modifiche esterne che ne
facilitino la lettura e la comprensione. Ci si atterrà in particolare
all'uso moderno per la punteggiatura, l'accentazione (anche di parole
straniere) e le maiuscole. b) qualora si debba ovviare ad eventuali ed
evidenti omissioni dell'amanuense, si porranno tra parentesi quadra le
parole aggiunte.Qualora ci si trovi di fronte ad un rilevante errore
di scrittura dell'amanuense, si farà seguire la trascrizione
dall'annotazione "sic" tra parentesi quadra) se all'interno
della citazione si omettono delle parti, queste andranno indicate con tre puntini fra
parentesi quadre) sempre al fine di facilitare la lettura, si
scioglieranno tutte le abbreviazioni contenute nel testo che non
rientrino più nell'uso moderno e non risultino pertanto immediatamente
comprensibili. Tutte le citazioni inserite povranno essere racchiuse tra
apicetti ".." o caporali «...»; se all'interno delle citazioni ce
ne sono ulteriori, vanno incluse tra apostrofi. '...'.
Tutte le parole o
citazioni di testi in lingua diversa dall'italiano
andranno pubblicati in corsivo. Il corsivo non
è previsto per testi o singole parole in italiano: nella necessità
dell'autore di evidenziare questo avverrà con degli apostrofi agli estremi. Le citazioni, sia in
italiano che in altra lingua, anche di paragrafi di estesi, seguiranno
il testo anche come grandezza del corpo.
3.
Uso delle maiuscole Le maiuscole vanno usate il meno possibile,
ma lasciate quando una denominazione fa corpo con il nome proprio cui
si accompagna (nel caso di Istituto e di toponimo).I titoli (papa, re,
generale, presidente, cardinale, santo, ecc.) vanno sempre minuscoli a
meno che non sia l'inizio di un paragrafo di un titolo di opera o come
primo nome nelle didascalie ( es.
San Martino e s. Pietro ; Santo, San, Santi vanno maiuscoli solo sono
riferiti alle
denominazione di chiese, basiliche, cappelle, altari, ecc., e vanno
comunque citati sempre per esteso. Le denominazioni di archivi, magistrature,
enti, fondazioni, istituzioni, accademie, ecc. vanno maiuscole quando
sintetizzate in sigle e in tondo
anche se straniere, in tutte le iniziali delle parole che le
compongono; le sigle vanno maiuscole e senza punto (ACV, INPS, CEE,
ecc.).Le parole: chiesa, basilica, cattedrale, monastero, tempio, porta, ecc. vanno
minuscole, ad eccezione di: Porta Pia, Basilica Vaticana, Acquedotto
Felice, ecc. che vanno con le iniziali in maiuscolo, così come nel senso di nazionalità, Stato e
Chiesa intesi come istituzione, Regione, Provincia, Comune; così pure Codice e Raccolta, quando sono seguiti da nome
proprio; Seminario, Convegno, Colloquio, ecc. quando sono seguiti dal
titolo; Fondo va sempre maiuscolo. Maiuscoli vanno anche: Cinquecento,
Ottocento, ecc., e anni Venti, anni Quaranta, ecc., così come per i
periodi storici come Rinascimento, Risorgimento, Rivoluzione francese,
ecc.ed anche i movimenti culturali o politici come futurismo,
illuminismo, fascismo, ecc. Lo stesso vale per gli
Ordini (Ordine francescano, Ordine gesuiti, ecc.).
4.
Per la citazione in bibiliografia di libri ed articoli a) l'autore (o
gli autori, fino al massimo di tre, nel caso di opera collettiva) va
indicato con l'iniziale del nome e con cognome intero, in tondo; nel caso di più autori, i nomi vanno
separati da un trattino; b) il titolo del libro o dell'articolo deve
essere indicato per intero, in carattere corsivo e seguito da virgola
anche nel caso di titolo in una lingua straniera); nel caso di titoli particolarmente
lunghi, specie di opere antiche, in particolare quando il nome
dell’autore è inserito all’interno del titolo, è possibile effettuare
delle elisioni, purché si mantenga il senso compiuto, segnalandole con
tre puntini.c)
per le opere anonime e per le opere collettive si darà indicazione del
solo titolo come sopra
(non preceduto da “Aa.Vv.”), seguito
dall’indicazione dell'eventuale curatore (in tondo, con la sola iniziale
del nome); per gli atti di convegni
seguirà in tondo, l’indicazione: atti del
convegno … (luogo, data),d) per i libri seguiranno il luogo e l'anno di
pubblicazione (senza la virgola tra il luogo e la data), l'edizione se
rilevante; per le opere straniere successivamente tradotte in lingua
italiana si potranno dare anche i riferimenti editoriali di
quest'ultima; per le opere recenti non deve essere citato l’editore;
viceversa per le opere fino al XIX secolo si indicherà come compare nel
frontespizio; e) per le opere in più volumi, dopo il titolo si indicherà
il numero dei volumi (in numeri arabi), seguiranno il luogo, l'anno (o
gli anni) di pubblicazione e l'indicazione specifica del volume (in
numeri romani) e delle pagine cui si intende fare riferimento. Con
l'eccezione di dizionari, enciclopedie, ecc. per i quali si darà solo
l'indicazione bibliografica del volume citato; f) per gli articoli
di riviste e giornali, seguiranno il nome del periodico tra caporali, l'indicazione
dell'annata, dell'anno, del numero del fascicolo (non preceduto da “n.”
né da “fasc.”), delle pagine e, se del caso, della/e pagina/e cui ci si
intende specificatamente riferire;g) per contributi in opere collettive
o in raccolte miscellanee si indicherà autore e titolo del contributo
come sub a) e b), aggiungendo altresì (preceduti da “in”) i riferimenti
completi dell'opera collettiva in cui è contenuto, inclusa la
specificazione delle pagine relative all'insieme del contributo,
seguirà l'eventuale specificazione di particolari pagine cui ci si
intende riferire; h) quando si ripete a
distanza la citazione da uno stesso libro o articolo si indicherà, con
il cognome ll'autore e in forma abbreviata (limitata alle due o tre parole iniziali) il
titolo, seguito dalla virgola e dall'espressione "cit." e, seguirà l'indicazione della
pagina/e e si ometterà l'anno: in alternativa Cognome,cit.,
anno, pp. Non si daranno altre indicazioni di luogo, etc. Quando la
seconda citazione segue immediatamente la prima si userà
l'abbreviazione "Ibidem" in tondo senza indicazione di pagina se ci si
riferisce ad altra riga dello stesso luogo, ovvero l'abbreviazione
"Ivi" in tondo con indicazione di pagina se ci si riferisce ad altro
luogo;i) per i rinvii alle pagine di un'opera o di un articolo si
useranno queste abbreviazioni: p. = pagina; pp.; se è una lunga serie
di pagine contigue = es. pp.15-18 ; le
pagine estreme di un intervallo vanno indicate per esteso: pp. 235-254 e
non 235-54
Alcuni esempi di citazioni bibliografiche:V.E.
Giuntella, Roma nel Settecento,
Bologna 1971; nelle succesive citazioni Giuntella, Roma nel Settecento,
cit., p. 82, o, in alternativa, Giuntella, cit., 1971, p. 82);
H.
Gross, Rome in the Age of
Enlightenment. The post-Tridentine syndrome and the ancien régime,
Cambridge 1990; Firenze
1815-1945. Un bilancio storiografico,
a cura di G. Mori e P. Roggi, Firenze 1990 (i nomi dei curatori possono
essere anche estesi).G.
Giarrizzo, Intellettuali e
Mezzogiorno nel secondo dopoguerra,
''Studi Storici’', XX, 1979, 1, pp. 91-110, p. 93; Ibidem; .C.
Corsini, La demografia,
in Firenze 1815-1945
cit., pp. 3-20, pp. 18-20.Ivi,
p.15.G.
Giarrizzo, Intellettuali e
Mezzogiorno cit., pp. 95-97; Produzione
e commercio della carta e del libro, secc. XIII-XVIII,
atti della ventitreesima Settimana di studi dell'Istituto
Internazionale di Storia Economica “F. Datini”, (Prato, 15-20 aprile
1991), a cura di S. Cavaciocchi, Firenze 1992.
5.
Per le citazioni da documenti d'archivio a) successivamente
agli eventuali riferimenti relativi allo specifico documento, si darà
indicazione dell'archivio (in maiuscoletto), del fondo e di eventuali
serie in tondo, della busta o registro e, infine, eventualmente, della
carta con specificazione recto = c.15r o verso = c.15v.b) qualora le
citazioni di documenti d'archivio si ripetano più volte, occorrerà
premettere alle note un'avvertenza non numerata, e collegata con
asterisco al titolo, nella quale si darà l'elenco delle abbreviazioni
usate, es.: ASR = Archivio di Stato di Roma (Polizia = Direzione
Generale di Polizia); BAV = Biblioteca Apostolica Vaticana;
d) alcune abbreviazioni di uso corrente
sono: busta = b. registro = reg. fascicolo = fasc.
6.
Per i manoscritti delle biblioteche a) per l’indicazione di
autore e titolo si userà un metodo analogo a quello dei libri a
stampa; b) per l’indicazione dell’ubicazione si userà un metodo analogo a
quello dei documenti di archivio: l’indicazione della biblioteca in
maiuscoletto seguita da quella del fondo in tondo e dal numero che
designa il manoscritto in tondo.Alcuni esempi:Archivio di Stato di Roma,
Camerale II, Arti e mestieri, b. 24.ASR, Camerale III, b. 2018.ASR,
Trenta notai capitolini, Not.
De Sanctis, 1769, vol. I, cc. 153-155v,
160r-v.ASR,
Polizia, Rubriche dei registri di protocollo, reg. 20.
Si
raccomanda in particolare di indicare sempre nella citazione di:
opere in più volumi: il numero dei volumi ed il numero
specifico cui si fa riferimento; opere collettive entro
le quali è contenuto l'insieme del contributo cui si intende fase
riferimento; articoli: gli estremi completi della
rivista (annata, anno di pubblicazione, fascicolo, pagine entro le quali
è compreso l'intero articolo; eventuali nn. tavole fuori testo.
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